Se tutto nella vita ha a che fare con la ricerca del piacere, ogni causa è buona per istituire giornate celebrative. Ad esempio, il 21 ottobre, è la Giornata Internazionale del Fisting, quindi pugni in alto e via ai festeggiamenti.
Fisting di cosa stiamo parlando?
Dall’inglese fist, “pugno”, è una pratica sessuale “estrema” che consiste nell’introduzione dell’intera mano, ed in alcuni casi anche di due mani contemporaneamente, all’interno della vagina o del retto.
Il Fisting un pugno ai tabù (?)
La giornata internazionale del Fisting, il 21 Ottobre, non è solo un’occasione “goliardica o creativa” per parlare di sessualità, ma nasce come esigenza di rivendicazione – di alcuni, non necessariamente di tutti – della propria libertà espressiva sessuale, forte e fuori dagli schemi.
I fatti: Perché una Giornata Internazionale del Fisting?
Nel 2011 la regista di “porno femministi” Courtney Trouble si mise a realizzare un film con cui raccogliere fondi per il Center For Sex & Culture, un’istituzione fondata dai sessuologi Carol Queen e Robert Lawrence per raccogliere, studiare e rendere disponibili al pubblico informazioni su una sessualità più serena e completa. Il video conteneva una scena di fisting fra la leggendaria pornostar Nina Hartley e la performer queer Jiz Lee. A causa della scena di penetrazione manuale, nessun distributore americano volle acquistare il film, in quando, durante la presidenza di Bush junior, gli Stati Uniti sottoposero la pornografia a due regole restrittive, note come test di Miller ed elenco di Cambria, che sostanzialmente vietavano entrambe il fisting. Oltre a danneggiare il progetto di raccolta fondi del Center For Sex & Culture, l’accaduto sollevò una grossa questione etica. La Giornata internazionale del Fisting è stata creata di conseguenze dalle attrici e registe Jiz Lee e Courtney Trouble, come risposta alla schiacciante censura del fisting come atto sessuale nella pornografia americana che (“linee guida sull’oscenità” che ancora oggi influenzano le vite dei produttori di porno). La Giornata Internazionale del Fisting è un ulteriore modo per portare l’attenzione sul diritto di esprimere liberamente la propria sessualità.
Fisting, si o no ?
Per quanto il suo immaginario e la “rivendicazione” sopra descritta, inducano a pensare a questa pratica come qualcosa di forte e aggressivo è bene invece riportare il tutto su un piano più leggero. Fare del fisting in coppia è un momento condiviso di intimità, consenziente e strutturato. E anche vero però, che non è “una coccola” adatta a tutti, per mille motivi e tutti validi: dalla voglia di non sperimentare qualcosa di così estremo, perché lontano dal proprio immaginario erotico, alla possibile difficoltà fisica dovuta alla scarsa elasticità vaginale.
Quindi, fisting si o no? è a discrezione di ognuno! come sempre è bene ricordare che nella sessualità non esistono “liste dalle spesa” o cose “in & out” . Ogni emozione, esperienza, desiderio è personale, legittimo ed intimo.
Ma, qualora la voglia di… bussase alla porta e decideste per “Fisting sì”, ecco un accenno di manuale d’istruzione, da tenere sempre a portata di mano (l’altra) e consultare attentamente perché “può avere effetti indesiderati anche gravi, leggere attentamente il foglietto illustrativo (…)” 🙂
- è importante tagliare e limare le unghie, per evitare di graffiare le pareti interne di vagina o ano;
- usare un guanto riduce al minimo il rischio di infezioni, specie nel caso del fisting anale. Molto importante: non è necessario inserire tutte le dita della mano allo stesso momento, il tutto deve essere graduale, condiviso e mai forzato, ci si può sempre fermare a metà 😉
- abbondare con un lubrificante. Il fisting è una penetrazione estrema, comparabile solo a quella ottenibile con dildo enormi, le secrezioni naturali non sono sufficienti. Un buon lubrificante intimo, a base d’acqua o siliconico è fondamentale. Importante: Se si utilizza un lubrificante a base siliconica, non usare sex toys di silicone o guanti in lattice;
- potrebbe essere una buona idea, utilizzare sex toy per preparare l’area. Nel fisting vaginale è consigliato, nel fisting anale è molto, molto, consigliato.
- ovviamente nel caso del fisting vaginale… (voce fuori dal coro): «indovina cosa è importante fare? Sì!!! Conoscere e allenare il proprio perineo! (non si può lavorare per La Bottega se non si parla di perineo 🙂 )» Un pavimento pelvico elastico facilita maggiore “sperimentazione” fra le lenzuola ed è molto importante conoscere il proprio stato di salute perineale prima di lanciarsi verso nuove avventure.
Fisting ed elasticità della vagina
È importante ricordare che i muscoli del pavimento pelvico sono – tra le altre cose – “le star” della sessualità femminile e allenarli migliora anche l’elasticità vaginale e la percezione del piacere sessuale. Il perineo è quel fascio di muscoli che va dal pube all’ano, il cui ruolo è quello di sostenere intestino, vescica, utero e dalla cui elasticità dipende il benessere intimo. Un pavimento pelvico elastico è sinonimo di benessere è di benefici concreti, come: orgasmi più intensi, maggiore capacità di controllo nella contrazione dei muscoli vaginali, anche (soprattutto) a prescindere dal fisting!!!
Sperimentare senza rischi
Uno dei rischi concreti del fisting sono le lacerazioni nella vagina o nell’ano. Per questo motivo è importante utilizzare sempre grosse quantità di lubrificante , sulle mani, in vagina o nell’ano. Non sfregare con forza l’area, tenere sempre a mente che la possibilità perdita di elasticità, soprattutto dei muscoli dell’ano, è un fatto concreto. Il fisting va praticato con coscienza, se si ha voglia di provare, ma i dubbi sono tanti, è sempre bene parlarne con la propria ostetrica e/o ginecologa di fiducia, perché “ La creatività non fa a pugni con la disciplina” (sosteneva Cruijff)
Ciao,
ho appena incontrato il tuo sito. Bravissima!
leggendo di orgasmi e gravidanze (e di fisting^^) mi sono detta…ci starebbe proprio bene un articolo che parlasse del parto orgasmico, (sempre che a te ti possa interessare), penso farebbe molto bene alle donne leggere di tale possibilita’!
Un Saluto,
Ludovica