Lo Slow Sex è un modo personale di rielaborare e vivere la propria sessualità: la percezione del piacere, l’attenzione e l’ascolto dei nostri desideri sono al centro, e la comunicazione e l’espressione del consenso sono facilitati.
Abbiamo già parlato in un recente articolo del nostro blog di Slow Sex ma oggi vogliamo approfondire un po’ in occasione della giornata mondiale del benessere sessuale, che cade ogni anno il 4 settembre.
Salute sessuale e Slow Sex
Questa giornata è stata istituita dall’OMS che considera la salute sessuale come una componente chiave della salute e del benessere generale delle persone.
Secondo l’attuale definizione dell’OMS, la salute sessuale è:“…uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale relativo alla sessualità; non consiste nella semplice assenza di malattie, disfunzioni o infermità. (…) richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali come pure la possibilità di fare esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizione, discriminazione e violenza (…)” e si basa sul rispetto dei diritti sessuali.
Ma cosa c’entra lo Slow Sex con il benessere sessuale?
Lo slow Sex migliora la comunicazione e facilita il consenso
I tempi lenti dello Slow sex permettono alla persone coinvolte di ascoltarsi e comunicare meglio e di più.
Molto spesso le persone riferiscono disagio nel parlarsi mentre fanno l’amore: spesso dare o ricevere un’indicazione, negare o chiedere un particolare pratica, vengono considerate situazioni scomode e che tendono ad essere evitate.
“Se le dico come fare, potrebbe pensare di non essere capace”
“Preferisco aspettare che finisca e sopportare per non rischiare di farlo sentire rifiutato”
“Se le chiedo quello che vorrei, potrebbe pensare male di me”
Pochi esempi che esprimono chiaramente come la comunicazione nella sessualità sia difficoltosa e inibita, causando una minore soddisfazione sessuale, ma diventando terreno fertile per esperienze spiacevoli, non desiderate, non consensuali.
Lo Slow Sex rimette al centro la comunicazione come parte integrante e fondamentale del sesso, strumento di conoscenza e guida verso un godimento più intenso perchè consapevole e desiderato.
Slow Sex: accendere i sensi
Lo Slow Sex ci insegna anche ad attivare tutti i sensi: odori, temperatura, sapori, sussurri. Il nostro cervello percepisce e riconosce tutti questi stimoli come piacevoli e lo stato mentale e fisico di eccitazione aumenta gradualmente e diventa totale.
Con lo Slow Sex spostiamo l’attenzione dai genitali a tutto il corpo. Ogni centimetro di pelle potenzialmente è una zona erogena: lentamente siamo invitate a scoprirla, a sondarla, sperimentando per ogni pezzetto del nostro corpo diversi tipi di stimolazione.
Possiamo ad esempio concentrarci sulle caviglie, sulla nuca, sul fianco: che sensazioni provo quando queste vengono accarezzate, massaggiate, pizzicate? Se vengono leccate o mordicchiate? E se provassimo a stimolarle con le diverse intensità di vibrazione di un sex toys? Con il calore? Con il fresco? Un soffio? Se uso una crema, uno olio, un lubrificante, come cambia la mia percezione del tocco?
Questi sono solo pochissimi esempi di come ogni piccolo pezzetto del nostro corpo può essere esplorato a lungo insieme alla sensazioni che genera in noi. Tenendo conto che ogni contesto, ogni partner, ogni fase della vita e del ciclo mestruale può influenzare come percepiamo il piacere: la ricerca è pressocchè infinità, come le sensazioni piacevoli a cui, con lo slow sex, possiamo dare spazio.
In questo modo si smette di fare sesso con l’obiettivo di provare l’orgasmo e ci si gode il percorso che può prendere qualsiasi direzione, può portarci ovunque, lentamente. E qualora arrivassimo all’orgasmo, questo sarà molto più intenso e globale, perchè percepito da ogni parte del corpo che abbiamo acceso e stimolato.
Il sesso non è una performance
Lo slow sex è anche la strada per affrontare molte difficoltà sessuali che spesso esistono perchè siamo abituate a considerare il sesso come una performance.
Una risposta dunque anche a tante situazioni di disagio connesse con la funzionalità dei genitali: le modificazioni che iniziano con il climaterio, la difficoltà di eccitazione o di erezione, l’eiaculazione precoce, la mancata confidenza con il nostro corpo o la non accettazione dei nostri genitali.
Esplorare insieme o da soli tutto il corpo ci aiuta ad entrare in confidenza con esso, ad accettarlo per come è, perchè strumento di godimento globale.
Un’occasione di benessere imperdibile, che vi invitiamo a sperimentare più spesso possibile, per trasformare la sessualità in una nostra personale ed unica espressione, rompendo gli schemi rigidi che ci sono stati trasmessi come un copione da mettere in atto quando vogliamo fare sesso.