Fare sesso sicuro non è una questione di genere

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) negli ultimi anni i casi di malattie sessualmente trasmissibili (MST) sono aumentati, passando dai circa 3500 del 2006 ai circa 6500 del 2013. Ad aumentare sono soprattutto malattie batteriche come le infezioni da Chlamydia e la sifilide, ma anche quelle determinate da virus come i condilomi dovuti ad alcuni tipi di HPV e le epatiti da virus A o C. Per non parlare dell’infezione da HIV, oggi diventata la più importante malattia a trasmissione sessuale per le sue rilevanti implicazioni cliniche e di spesa sanitaria e i cui nuovi casi non accennano a diminuire nel mondo occidentale, con una minore percezione del rischio – e un conseguente picco di infezioni.

HIV: minore percezione del rischio e conseguente picco di infezioni

Le malattie sessualmente trasmissibili come si trasmettono?

Le malattie sessualmente trasmissibili, o anche dette malattie veneree sono infezioni il cui  contagio avviene per via sessuale, quando i microrganismi vengono portati all’interno del corpo attraverso lo sperma o le secrezioni vaginali o il sangue. Oppure il contagio avviene attraverso il contatto diretto pelle contro pelle o con il contatto tra le mucose che rivestono le parti intime, la bocca o l’ano. Alcune malattie sessualmente trasmissibili (MTS) possono essere trasmesse al feto o al neonato durante la gravidanza o attraverso il latte materno.

Quali sono le malattie sessualmente trasmissibili? Come fare sesso sicuro?

Tra le malattie veneree più diffuse vi sono:

  • Papilloma virus (HPV);
  • HIV-Aids;
  • Herpes genitale (HSV);
  • Sifilide;
  • Candida;
  • Gonorrea;
  • Epatite B o C (HBV o HCV);
  • Clamidia;
  • Tricomoniasi;
  • Piattole;
  • Scabbia.

Malattie sessualmente trasmissibili come l’HIV, la Gonorrea, la Tricomoniasi, la Clamidia e la Sifilide possono essere prevenute attraverso il sesso sicuro, cioè tramite l’utilizzo del preservativo e del dental dam (una protezione per la cavità orale in lattice) sin dall’inizio del rapporto sessuale.

È difficile prevenire l’HPV e gli Herpes poiché la loro trasmissione avviene tramite il contatto diretto di zone genitali.
È consigliato utilizzare lubrificanti a base d’acqua e non condividere effetti personali con altre persone (come rasoi, siringhe, spazzolini e pettini).

Non condividere rasoi, spazzolini, pettini e siringhe.

Il sesso sicuro è un problema che riguarda tutti? Maschi e femmine? Giovanissimi e adulti?

Assolutamente sì. Le MST possono colpire chiunque abbia rapporti o attività sessuali non protetti dal preservativo, indipendentemente dall’età, dal sesso o dal fatto che i rapporti avvengano con persone dello stesso sesso o di sesso diverso.

Il preservativo deve portarlo lui o lei?

La diffusione delle MTS in Italia è valutata da un Sistema di Sorveglianza, attivo presso l’Istituto Superiore di Sanità, sulla base delle diagnosi effettuate da una Rete di Centri specialistici pubblici. Dai dati sugli oltre 95.000 nuovi casi di MTS raccolti fino al 31 Dicembre 2004, emerge che oltre il 90% dei pazienti è eterosessuale, che oltre il 40% dei pazienti sono donne, che circa il 15% dei pazienti non è italiano e che un paziente su cinque (21,4%) ha già avuto almeno una MTS nel passato.

Le donne acquistano preservativi per proteggersi dalle MTS? Non quanto gli uomini. Forse perché in molti pensano che spetti all’uomo in un rapporto – soprattutto occasionale – estrarre dal taschino il “famigerato profilattico”. Il pensiero comune – e di buoncostume –  è basato sul fatto che, essendo lui ad indossarlo, sia anche suo compito procurarselo. Ma non è il solo motivo per cui questa convinzione è così diffusa. Esiste infatti il pregiudizio per il quale una ragazza abituata a portare con sé il profilattico sia poco seria e propensa a rapporti ‘mordi e fuggi’, che di conseguenza sia una “facile ragazza”.

Niente di più sbagliato ovviamente. Non c’è una regola su chi debba acquistare il preservativo. Avere con sé il preservativo è sintomo di intelligenza e maturità, e significa conoscere bene i rischi nei quali si può incorrere avendo un rapporto sessuale non protetto.

Anche se lo indossa lui, il profilattico può portarlo dietro anche lei.

preservativi Fare sesso sicuro non è una questione di genereUna coppia stabile deve usare il preservativo?

Eh un tasto un po’ “dolente”, pieno di romanticismo, perché diciamoci la verità, i rapporti protetti con il preservativo sono importanti e frequenti all’inizio di una nuova relazione, quando non si conoscono lo stato di salute del partner e le sue esperienze sessuali precedenti e aleggia ancora un po’ di diffidenza (e timore di tradimenti).

Cosa accade dopo 3 – 6 mesi di rapporti protetti con il preservativo? Sarebbe cosa “buona e giusta” che entrambi i partner si sottoponessero ad una visita medica e ai test di laboratorio (compreso il test HIV). Se per entrambi venisse esclusa la presenza di una IST (infezione sessualmente trasmissibile) ecco giunto il momento di riporre i profilattici nel cassetto e di pronunciare il “giuramento del vero amore” TI PROMETTO DI ESSERTI FEDELE SEMPRE o… di usare il preservativo “fuori casa” 🙂

Come capire se è avvenuto un contagio

Dopo il contagio, in un tempo variabile chiamato “periodo di incubazione”, si possono sviluppare sintomi o segni visibili sul corpo. Generalmente i sintomi si manifestano nella zona genitale ma, a seconda del tipo di malattia e del tipo di sesso praticato, questi sintomi possono comparire nella bocca, nell’ano o sulla pelle o in modo generalizzato. Attenzione: i sintomi possono essere leggeri e spesso sono completamente assenti o possono comparire dopo molto tempo. Se c’è il dubbio di avere contratto un’infezione bisogna rivolgersi subito al medico di fiducia, al proprio ginecologo, al dermatologo o all’urologo.

Fare sesso sicuro è alla base del piacere consapevole

Praticare sesso sicuro consente di lasciarsi andare al piacere con il minimo rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

Facciamo un ripasso su quando usare il preservativo:

  • utilizzare il preservativo durante il sesso orale;
  • utilizzare il preservativo maschile o femminile durante il sesso vaginale;
  • utilizzare il preservativo durante il sesso anale.

Durante il sesso orale, è possibile inoltre utilizzare il Dental Dam (letteralmente “diga dentale”), un sottile foglio di lattice o materiale simile, della grandezza di circa 25×15 centimetri, che funziona come barriera per le secrezioni tra la vagina o l’ano e la bocca.

Preservativo maschile

Il condom o preservativo maschile è un dispositivo composto da lattice molto sottile, poliuretano (plastica) o poliisoprene, da infilare sul pene eretto.

Per un corretto utilizzo del preservativo, è consigliabile seguire alcuni accorgimenti:

  • con i condom in lattice, utilizzare solamente lubrificanti a base d’acqua: quelli a base oleosa o derivati dal petrolio (come la vaselina) possono infatti causare la rottura della gomma;
  • in caso di allergia al lattice, è possibile optare per l’utilizzo di un preservativo in poliuretano con un lubrificante a base oleosa;
  • conservare i preservativi in un luogo fresco e asciutto ed evitare di esporli alla luce solare diretta.

Per indossare il preservativo, è consigliabile estrarlo attentamente dalla confezione, stringere con le dita il serbatoio (ovvero la parte finale del preservativo dove viene raccolto lo sperma) così da far fuoriuscire l’aria che potrebbe causare rotture o togliere sensibilità, posizionarlo sulla punta del pene e srotolarlo delicatamente.

Preservativo femminile

I preservativi femminili sono delle guaine in poliuretano, impermeabili e lubrificate, da inserire all’interno della vagina prima della penetrazione. L’aspetto è molto simile al preservativo maschile, con la differenza che, invece del serbatoio, nella parte finale si trova un piccolo anello (chiaramente chiuso). Se usati correttamente, i preservativi femminili proteggono efficacemente sia da gravidanze indesiderate che dalle infezioni sessualmente trasmissibili.
Ecco come utilizzare questo tipo di dispositivo:- estrarre il preservativo dalla confezione, quindi premere con le dita sui bordi dell’anello più piccolo del preservativo e inserirlo nella vagina, spingendolo in fondo al canale vaginale come fosse un tampone;- assicurarsi che il grande anello presente all’altra estremità del dispositivo copra l’area intorno all’apertura vaginale;- rimuovere il preservativo subito dopo il rapporto sessuale, estraendolo delicatamente;- per evitare che lo sperma fuoriesca, è possibile ruotare l’anello grande così da chiudere l’imbocco del preservativo.
Anche per quanto riguarda i condom femminili, è bene fare in modo di conservarli in un luogo fresco e asciutto, e assicurarsi, prima dell’acquisto, che sia riportato sulla confezione il marchio CE, garanzia del fatto che il prodotto è coerente con gli standard di sicurezza europei.

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Paola Sammarro
Giornalista pubblicista, mi occupo di comunicazione e contenuti pubblicitari per diverse aziende. Da sempre ho esplorato, indagato e lavorato con il "femminile" nelle sue svariate espressioni di vita. Culturali, di genere, imprenditoriali.

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